Lettera aperta al Direttore del Corriere della Sera.

Lettera aperta al Direttore

Roma, li 17 gennaio 2013

Lettera aperta al Direttore del Corriere della Sera

Gentile Direttore,

in merito all’articolo “Corte dei Conti, scure sulla Regione”, pubblicato in data 16 gennaio u.s. a pagina 3 della Cronaca di Roma a firma di Alessandro Capponi ed Ernesto Menicucci, ritengo opportuno esporLe alcune azioni portate avanti dal sottoscritto miranti ad ottenere risposte eloquenti e necessarie proprio su alcune questioni sollevate dalla Corte dei Conti ora, ma da me denunciate molto tempo prima. In primis i miei dubbi e le mie perplessità sulla Relazione del Corecoco riguardo il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2011. Nella missiva del 20 giugno 2012 inviata al Presidente del Corecoco on. Umberto Ponzo e per conoscenza agli altri componenti dello stesso Comitato, sottolineavo, tra l’altro, la mancanza dei Collegi dei revisori dei Conti, la sopravalutazione dei residui attivi e passivi, la fallimentare gestione degli immobili regionali con riferimento al mancato introito dei canoni di locazione rilevati in bilancio e molto altro ancora, compresa la continua esposizione debitoria.

Non avendo avuto risposta alla serie di documenti e relazioni che sottolineavano anomalie, anche rilevanti, ho ritenuto opportuno rassegnare le dimissioni dallo stesso Comitato di controllo. Del quale, in tempi non sospetti ne avevo anche chiesto lo scioglimento, perché così com’è articolato non ha motivo di esistere. Di fronte alla considerazione dei magistrati della Corte secondo i quali ci sarebbe stata poca trasparenza e poco controllo sulla gestione economica della Regione tutto questo “con il parere favorevole” del Comitato di controllo ho ritenuto necessario far conoscere a Lei e ai suoi lettori la mia personale posizione all’interno del Comitato e che ha portato alle mie irrevocabili dimissioni da componente dello stesso.

Nel ringraziarla per la cortesia e per il lavoro che sapientemente svolge ai servizio dei cittadini, La saluto cordialmente

Pino Palmieri