Imprese, Palmieri: “Tutelare il lavoro di chi rispetta le regole e rischia i propri capitali”
Il consigliere regionale uscente del Lazio rilancia la proposta di legge che punta ad istituire un Sistema Unico di Controllo degli Appalti al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici.
Tagliare i costi della politica e tutelare le imprese sane che rischiano i propri capitali sempre nel rispetto della legge. È questo il pensiero di Pino Palmieri, consigliere regionale uscente del Lazio. Eletto nell’allora “Lista Polverini”, è stato componente del CoReCoCo(Comitato Regionale Controllo Contabile) e vicepresidente della Comissione Speciale Sicurezza e Integrazione sociale, lotta alla criminalità. Dopo la chiusura anticipata del governo del Lazio, Palmieri è stato il solo consigliere regionale uscente ad aver rinunciato al vitalizio maturato nei due anni e mezzo alla Pisana. Ai microfoni di Oipa magazine Tv ci spiega le sue ragioni e, al tempo stesso, illustra le prospettive per il Paese che non potranno prescindere dalla legalità. La valorizzazione delle capacità delle imprese (sempre più lasciate sole dalle banche) pur in un contesto di crisi economica così forte, è il punto centrale attorno al quale si racchiudono le chance di riscatto dell’Italia. Palmieri, inoltre, è stato il promotore di una proposta di legge sulla istituzione, in ambito regionale, di un Sistema Unico di Controllo degli Appalti; proposta che si sta valutando se emendare nella promozione di una o più stazioni uniche appaltanti (Sua). L’obiettivo della stessa è quello di assicurare la trasparenza , la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose nell’economia legale. Un provvedimento che mira a tutelare al tempo stesso il potere di vigilanza dello Stato ed il lavoro delle imprese appaltatrici.
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